>> AFFERMAZIONE: [Pagina 124] Wright sostiene che dopo che il sig. Hubbard si ruppe un braccio e alcune costole, alcuni staff fissarono il braccio rotto di Hubbard al suo fianco e fasciarono le costole rotte, poi lo fecero sedere in una poltrona di velluto rosso, che raramente lasciò nelle sei settimane successive, giorno e notte, e che sulla nave lo si poteva sentire “bestemmiare e urlare”.

>> INFORMAZIONI CORRETTE: Altra invenzione di sana pianta, che mostra il continuo rigurgito di questi miti da parte di autori che non verificano i fatti.

Sebbene Wright attribuisca questa storia a interviste fatti agli apostati Jim Dincalci, Hana Eltringham ed ex-membri della Sea Org “anonimi”, in realtà questa storia è stata presa pari pari dal libro di Janet Reitman (Inside Scientology), che l’ha copiata pari pari dal libro di Russell Miller (Barefaced Messiah). E quanto poco attendibile sia il libro di Miller è cosa che è stata ben documentata; un tribunale ordinò a Miller di cessare la pubblicazione del libro e di ritirarlo dal mercato. Anche la ricercatrice britannica Margaret Percy, della British Broadcasting Corporation, che aveva prodotto un programma sul sig. Hubbard nel 1987, dichiarò che i materiali che Miller stava usando erano “gravemente viziati.”

In base alla sua esperienza personale come ex Capitano dell’Apollo in quel periodo, il sig. Starkey ha scritto:

“Queste affermazioni sono palesemente false.

“Il sig. Hubbard non è mai stato confinato su una ‘sedia di velluto rosso’, né ‘gridava e bestemmiava’. Ho parlato con il sig. Hubbard diverse volte a proposito delle manovre della nave e dei nostri viaggi in quel periodo.

“Ho anche visto il sig. Hubbard in innumerevoli occasioni durante quell’anno: nel suo ufficio, sui ponti dell’Apollo e negli spazi destinati alle prove dell’Apollo Troupe, a bordo della nave e, ribadisco che non l’ho mai visto su di una sedia di velluto rosso. Infatti, non ho mai visto una sedia del genere a bordo dell’Apollo.

Non esisteva proprio.

 “Il sig. Hubbard si incontrò con i musicisti dell’Apollo Troupe in dozzine di occasioni nel 1974 e lavorò con loro sull’arrangiamento musicale dei pezzi, a volte fino a notte fonda. Quell’anno si recò a terra in svariate occasioni per registrare i pezzi dei musicisti dell’Apollo Troupe in studi di registrazione in molti dei porti che abbiamo visitato e, sull’isola di Tenerife, si recò a terra il giorno e la sera per partecipare alle festività del carnevale di Tenerife e fotografare le attività dell’Apollo Troupe.

Esistono dozzine di fotografie che dimostrano che il sig. Hubbard lavorava assieme ai musicisti a bordo dell’Apollo, che parlava con lo staff a bordo della nave, che andava a registrare a terra i pezzi dell’Apollo Troupe e che assisteva alle loro performance a Tenerife durante il carnevale, fotografie scattate tutte nel 1974.”