>> AFFERMAZIONE: [Pagina 83] Wright non solo usa fuori dal contesto dichiarazioni fatte dal sig. Hubbard sul perché Scientology è una religione, ma insinua anche falsamente che tale affermazione è stata fatta in due differenti periodi:

“Hubbard ha detto che c’erano ‘molte, molte ragioni’ per assimilare Scientology alla religione.  ‘A qualcuno questo sembra mero opportunismo ’, egli ammise in seguito a un giornalista, ‘A qualcuno potrebbe sembrare che Scientology stia semplicemente rendendosi invulnerabile agli occhi della legge ’.”

>> INFORMAZIONI CORRETTE: Il completo contesto delle osservazioni del sig. Hubbard è il seguente:

Nell’agosto 1954 il sig. Hubbard pubblicò il Bollettino dell’Auditor Professionista n. 32 intitolato “Perché Dottore in Divinità”. Inizia con:

“C’è stato del fermento tra gli auditor per il fatto che Scientology si è alleata con la Chiesa della Scienza Americana, e che sia stata fondata una Chiesa di Scientology e che gli auditor qualificati in base all’addestramento o ai risultati ottenuti personalmente, stiano richiedendo o abbiano ricevuto l’ordinazione di ministro di queste chiese.

Questo a qualcuno può sembrare mero opportunismo, a qualcuno potrebbe dare l’impressione che Scientology stia semplicemente cercando di mettersi in una ‘botte di ferro ’ davanti alla legge e a qualcuno potrebbe sembrare che una qualsiasi associazione con la religione costituisca una riduzione dell’etica e degli scopi di Scientology stessa. La grande maggioranza di chi ne è interessato ha accettato questa fase, ma non tutti l’hanno capita del tutto.”

Il sig. Hubbard prosegue poi parlando della storia della conoscenza, della filosofia e della religione e del perché Scientology è una religione.

Wright ha preso la prima frase nel secondo paragrafo e l’ha divisa, facendo apparire che queste due affermazioni fossero state fatte in due periodi differenti, quando, invece, era parte della stessa frase in una pubblicazione in cui il sig. Hubbard prosegue nella sua spiegazione del perché noi siamo una religione. Anche la citazione del sig. Hubbard che include “molte, molte ragioni” è contenuta nella stessa pubblicazione, verso la fine. Wright non solo ha estrapolato questo dal contesto, l’ha anche pervertito ulteriormente per raggiungere i suoi scopi.

Nelle sue note, Wright fa riferimento a James Phelan, un giornalista del Saturday Evening Post, al quale L. Ron Hubbard avrebbe “ammesso” questa affermazione, in un’intervista del 1963. Comunque, nel rivedere la trascrizione di quelle interviste, abbiamo verificato che questa affermazione non fu mai detta. Phelan utilizzò delle citazioni basate su un bollettino che il sig. Hubbard aveva scritto nove anni prima dell’intervista, nel 1953.