>> AFFERMAZIONE: [Pagina xii] Wright presenta in modo enormemente sbagliato la policy sulla “disconnessione”, affermando che la Chiesa causa danni “alle famiglie che sono state spezzate dalla policy della Chiesa sulla ‘disconnessione’, l’isolamento imposto a membri della chiesa da persone che intralciano il loro tanto desiderato progresso spirituale."

>> INFORMAZIONI CORRETTE: La policy della Chiesa su questo soggetto è espressa chiaramente sul sito web. La Chiesa di Scientology riconosce che la famiglia è il fondamento sul quale si costruisce qualsiasi società. La Chiesa incoraggia e aiuta i suoi membri a creare eccellenti rapporti con la famiglia, che sia o meno formata da Scientologist. Infatti, usualmente le relazioni familiari migliorano con Scientology perché uno Scientologist impara come aumentare la comunicazione e risolvere qualsiasi problema che poteva esistere in precedenza. I membri delle famiglie degli Scientologist sono sempre i benvenuti se vogliono visitare la Chiesa, incontrare altri Scientology e ottenere risposte alle domande che hanno su Scientology.

Non esiste alcuna policy che richieda a un membro della Chiesa di Scientology di disconnettere da chiunque, tanto meno dalla sua famiglia e dai suoi amici che hanno fedi differenti. La disconnessione è definita come: “Una decisione auto-determinata presa da un individuo di non avere connessioni con qualcuno. E’ il taglio di una linea di comunicazione.”

La decisione di non voler essere connesso a qualcuno che si oppone irrimediabilmente alla persona stessa e/o alla sua fede, sta esclusivamente all’individuo. E’ una scelta totalmente personale.

Come viene praticata la disconnessione nelle altre fedi.

La disconnessione non è un argomento insolito in campo religioso. Dai tempi biblici a oggi, membri di altre religioni hanno praticato la stessa prerogativa quando si sono trovati ad avere a che fare con persone che si opponevano strenuamente alla pratica della loro fede o che avevano commesso crimini contro di essa. Ecco alcuni esempi:

  • Livelli di scomunica nella Chiesa Cattolica spaziano dalla completa espulsione da una chiesa con la perdita di tutti i diritti e contatti, a limitazioni minori riguardo alla comunicazione, tipo il dover mangiare separati dal gruppo o censura delle comunicazioni. [Enciclopedia Cattolica sulla “Scomunica”]
  1. La pratica della “non-amicizia” usata dai Testimoni di Geova è stata esaminata dalla Corte di Appello del 9° Circuito degli Stati Uniti che l’ha definita una pratica religiosa protetta. [Paul v. Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc., 819 F.2d 87. (9th Cir. 1986)
  • La pratica degli Amish dello “shunning” – evitare un ex-membro in qualunque possibile modo, escludendo quella persona dalla chiesa e dalla comunità – è considerato un modo per proteggere la cultura Amish. Gli Amish basano la loro pratica su passaggi biblici, incluso quello di Matteo 18:15-17: “Ma se lui non ascolterà, prendine uno o due con te. … Se si rifiuta di dar loro retta, dillo alla chiesa; e se si rifiuta di ascoltare anche la chiesa, trattalo come tratteresti un pagano o un esattore delle tasse.” Altri riferimenti sono Corinzi 5:11 e Romani 16:17.
  • Il Manuale della Prima Chiesa di Cristo, Scientista, contiene svariati riferimenti alla scomunica di membri per varie cause, inclusa l’apostasia e l’alterazione della dottrina della Scienza Cristiana. [Manual of the First Church of Christ]
  • La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni pratica la scomunica, come pure sanzioni minori a livello di consigli e avvertimenti personali, libertà vigilata informale e ufficiale e disconoscimento della qualità di membri. La scomunica è generalmente riservata per quelli che sono considerati i peccati più gravi.  Nella maggior parte dei casi si ricorre alla scomunica come ultima risorsa ed è usata solo dopo ripetute ammonizioni. [General Handbook of Instructions. Church of Jesus Christ of Latter-day Saints]
  • Il professor David Weddle, del Colorado College, scrive che alcune congregazioni ebraiche ultra-ortodosse praticano una forma estrema di disconnessione in cui si mette in scena un funerale per i membri resisi colpevoli di apostasia. [“Many Religions Remove Members,” The Register-Guard, March 2, 2003]

La pratica della disconnessione da parte degli Scientologist è solo una piccola parte del più vasto soggetto dell’etica, i cui fondamenti sono descritti nel libro Introduzione all’Etica di Scientology, di L. Ron Hubbard. Il sig. Hubbard ha semplificato e codificato il soggetto dell’etica e sviluppato una tecnologia funzionale applicabile alla vita quotidiana di un individuo per incrementare la felicità, la prosperità e la sopravvivenza. Il soggetto dell’etica include l’identificazione delle persone che nel proprio ambiente cercano di impedire ad altri di raggiungere il loro pieno potenziale. Scientology insegna le meccaniche che stanno dietro a questa situazione distruttiva ma purtroppo comune, e il modo in cui contrastarla. [The Scientology Handbook, “Superare gli Alti e Bassi nella Vita”]. In Scientology l’etica gioca un ruolo fondamentale nel progresso spirituale di un individuo.